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La storia del teatro Parioli Costanzo

Dopo un lungo periodo di chiusura, nel marzo 2020, Michele ed Enzo Gentile insieme a Giovanni Vernassa, con il sostegno di Banca del Fucino, hanno rilevato il Teatro Il Parioli Costanzo.

Il Teatro Parioli nasce nel 1938 come sala cinematografica e si trasforma negli anni a seguire in teatro di prosa fino a raggiunge l’apice della notorietà̀ grazie ad artisti quali Alighiero Noschese, Antonella Steni ed Elio Pandolfi con alcune rappresentazioni che fecero la storia dell’intrattenimento italiano come Scanzonatissimo, che successivamente divenne oggetto di trasposizione cinematografica.

Nel 1985 Padovani ne rileva la gestione e mette in scena cartelloni che spaziano dal Varietà di Arturo Brachetti a spettacoli con Mario Scaccia, Gianrico Tedeschi, la Premiata Ditta, Pino Quartullo, Pitagora Quattrini e Massimo Dapporto, Aldo e Carlo Giuffrè, Zuzzurro e Gaspare, Alessandro Benvenuti, Franca Rame, Pambieri-Tanzi, Grazia Scuccimarra, Gioele Dix.

Alla fine degli anni ‘80 il teatro inizia ad ospitare le riprese del Maurizio Costanzo Show, popolare talk show trasmesso dalle reti Mediaset che porta ampia visibilità̀ al teatro e lo identifica come luogo di spettacolo a valore culturale.

Nel 2011 il teatro Parioli viene rilevato da Luigi De Filippo e nel corso degli anni a seguire viene rinominato Teatro Parioli Peppino De Filippo.

Il teatro Parioli diviene nel tempo sede importante nel mondo del teatro italiano privato con qualche incursione di ospitalità pubblica come Dipartita Finale che vede riuniti Gianrico Tedeschi, Massimo Popolizio, Franco Branciaroli e Ugo Pagliai o con alcune regie di Maurizio Scaparro.

 

Oggi Il Parioli Costanzo vuole essere un grande teatro privato con la vocazione a diventare un centro culturale e polifunzionale: un teatro di produzione e di ospitalità.
Avrà una seconda sede presso il Teatro dei Marsi di Avezzano che sarà luogo per le prove e il debutto di alcuni degli spettacoli prodotti da Il Parioli.
La produzione teatrale si concentrerà su spettacoli che abbiano una valenza culturale ma che allo stesso tempo richiamino un pubblico sempre più vasto e diversificato.